Il primo nuovo volto della stagione 2021-22 della Volley Team Monterotondo è Matteo Consalvo. Due metri di altezza, centrale, nato a Roma il 5 ottobre 1993 e di professione direttore artistico di un’azienda che opera nel campo del food delivery, Matteo è reduce dall’esperienza in Serie A3 con la Roma Volley Club (club con cui ha militato nel 2019-20 e nel 2020-21); nel suo passato vanta campionati importanti in Serie B a Sabaudia, in Serie A2 con Civita Castellana, in B1 e B2 con la Roma7 e in B1 con la M Roma Volley.
A 28 anni ancora da compiere, Consalvo è riconosciuto come uno dei migliori interpreti del ruolo in tutta la regione Lazio. È un grande colpo per la società guidata dal presidente Bianchini e dal direttore generale Mauro Ebano, il regista di questa operazione. Consalvo ha scelto Monterotondo per rilanciare le sue ambizioni, con l’obiettivo di giocare un campionato di Serie B di altissimo livello. “Conosco bene questa realtà – le sue prime parole da giocatore granata – ho accettato questa sfida perché ho percepito interesse e stima nei miei confronti, l’obiettivo è fare una stagione importante per toglierci tante soddisfazioni”.
Il centrale romano ha iniziato a giocare a pallavolo a 17 anni: “Un po’ tardi, ma provenivo dall’atletica. Mio papà giocava a pallavolo e mi sono subito innamorato di questo ruolo”. Avendo disputato tanti campionati nazionali, ora sa bene quello che cerca in un team: “Un ambiente sano, positivo, in cui poter continuare a crescere e lavorare bene. Che giocatore sono? Uno che cerca di costruire una mentalità vincente giorno dopo giorno. Il corpo e la fisicità contano come punti di partenza per qualsiasi atleta, ma non basta. Quello che fa di te un buon giocatore è la forza mentale e quella la costruisci prima in allenamento e poi in partita”. Matteo ha già conosciuto il mister Savino Guglielmi (“Mi ha colpito la sua umiltà e il volersi confrontare tramite uno scambio di feedback”) e non vede l’ora di entrare nelle dinamiche di una squadra che nella passata stagione ha giocato i playoff per l’approdo in Serie A. “Sono un uomo spogliatoio – confida – io mi diverto se la squadra è unita, se si creano quei legami in grado di farti superare qualsiasi difficoltà. Nella mia carriera ho visto vincere gruppi meno forti di altri, ma più uniti. Mi piacerebbe essere un punto di riferimento per i giovani”