Due volte campione d’Italia (nel 2008 con il CQR Lazio e nel 2009 con l’M Roma Volley U18), tanta esperienza in Serie B e una crescita iniziata proprio nel settore giovanile di Monterotondo. Il secondo acquisto della Volley Team è un attesissimo ritorno a casa: Elvin Hoxha, classe 1992, di ruolo centrale, 198 cm di potenza ed esplosività, sarà a disposizione di mister Savino Guglielmi per la stagione 2020-21 in Serie B. Elvin ha iniziato a giocare a pallavolo proprio nel vivaio eretino, scalando le categorie fino a diventare protagonista nel campionato di Serie B1. Dopo 7 anni torna a vestire la maglia della sua città.
“Ho iniziato a giocare in questa palestra, insieme a Laura Storno, quando avevo 13 anni – si presenta così Hoxha – è bello ed emozionante poter dire: sono tornato a casa. Il gruppo è forte, conosco tante persone che lavorano qui da sempre come Laura, appunto, e il direttore generale Mauro Ebano. Con Savino Guglielmi ci siamo incrociati in palestra e finalmente lavoreremo insieme. Sono davvero tanto motivato. Era il momento giusto per scendere in campo con i colori della mia città”. Il 28enne di Monterotondo ha già una carriera da veterano alle spalle: Zagarolo, M Roma Volley, Lazio Volley e Sport, Pesaro, Forlì, Pineto e La Maddalena sono le piazze in cui si è espresso. “Ho iniziato al centro e ho proseguito da opposto (in questo ruolo anche con la Serie A1 della MRoma, ndr). Poi mi sono infortunato e sono tornato nel mio habitat naturale”. Per la prossima stagione ha le idee piuttosto chiare: “Non mi piace partecipare e basta – spiega – Io voglio sempre vincere. Ma non ci sono squadre scarse, la Serie B quest’anno sarà parecchio competitiva. Una cosa posso prometterla: ce la giocheremo con tutti”.
Le esperienze in giro per l’Italia lo hanno formato come giocatore e come uomo. “Torno a casa con più consapevolezza e devo dire che mi sento più forte rispetto a quando sono andato via. Ero un ragazzo promettente, ma inesperto da tutti i punti di vista”. Hoxha conosce bene il pubblico di Monterotondo. Perché ne ha fatto parte, tifando sugli spalti, e perché ne ha vissuto il calore da giocatore: “Prima di ritrovarmi in campo, io ero sulle tribune a tifare. E negli ultimi anni mi è capitato spesso di venire a vedere qualche partita nel tempo libero. Qui c’è un ambiente speciale, so già che il palazzetto sarà una bolgia. Più che un appello, direi a tutti di continuare così. La Serie B torna a Monterotondo dopo tanti anni e sarà meraviglioso viverla al vostro fianco”.